Buon Anno a tutti...
martedì 31 dicembre 2013
lunedì 30 dicembre 2013
Cambusa temporaneamente chiusa
Cari amici, causa qualche problema di salute della sottoscritta la cambusa rimarrà chiusa per un paio di settimane. Lascio i fornelli a mio marito. .. speriamo bene.
Mi raccomando continuate ad inviare le ricette per il contest.
Mi raccomando continuate ad inviare le ricette per il contest.
sabato 28 dicembre 2013
Spiedini di verdure in salsa Yogurth
Natale è passato... bene o male è passato. E adesso è il momento di ricominciare con un pò di ricette facili.
lunedì 23 dicembre 2013
Peperoni di riso
Lo so che i peperoni non sono di stagione ma avevo proprio voglia di mangiarli e quindi ecco qui una ricetta veloce e semplice.
sabato 21 dicembre 2013
giovedì 19 dicembre 2013
martedì 17 dicembre 2013
Crostata con bietole e mozzarella
lunedì 16 dicembre 2013
1° collaborazione Clipper Teas
Interessantissima questa prima collaborazione con Clipper Teas... non vedo l'ora di accompagnare questo the con dei buonissimi biscottini.
DISTRIBUTORE ITALIA
La finestra sul cielo
DISTRIBUTORE ITALIA
La finestra sul cielo
sabato 14 dicembre 2013
mercoledì 11 dicembre 2013
La ricetta dei ricordi
Cari amici, le regole del mio primo contest sono cambiate in quanto è cambiato il regalo per il vincitore.
Vi invito quindi a leggere le varie modifiche e continuate ad inviamri le vostre ricette perchè il tempo stringe...
"LA CAMBUSA DI DALILA" IN COLLABORAZIONE CON ...
Vi invito quindi a leggere le varie modifiche e continuate ad inviamri le vostre ricette perchè il tempo stringe...
"LA CAMBUSA DI DALILA" IN COLLABORAZIONE CON ...
Melanzane impanate
Adoro le melanzane perchè possono essere cucinate in tantissimi modi e queste melanzane impanate sono state un gran successo.
Piatti Ecobioshopping
Piatti Ecobioshopping
lunedì 9 dicembre 2013
venerdì 6 dicembre 2013
Spaghetti con puntarelle e alici
giovedì 5 dicembre 2013
Rotolo di verdure
La mia missione contro la carne continua, e ieri sera ancora un piatto vegetariano...
Piatti Ecobioshopping
Piatti Ecobioshopping
martedì 3 dicembre 2013
1° collaborazione ecobioshopping
Questa è una collaborazione un pò particolare e sono davvero contenta di poter provare queste stoviglie.
Fritelle di mais ( ricetta celiaca )
La celiachia è una malattia solo se in mezzo agli altri ti senti diverso: chiedi loro di comportarsi in modo naturale e spontaneo; l'intolleranza, l'unica intolleranza insopportabile è la discriminazione.
Perchè ho deciso di dedicare alla celiachia alcune ricette? Perchè prima di avere una famiglia vivevo con le mie coinquiline Concetta e Carmela e un giorno, come un fulmine a ciel sereno, Carmela scoprì di essere celiaca.
"E che cos'è questa celiachia?"
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, grano khorasan (di solito commercializzato come Kamut), orzo, segale, spelta e triticale.
"Carmela celiaca? Lei, grande divoratrice di pane, pasta e pizza? E come farà a vivere?"
Quante domande, quanti dubbi, quante perplessità.
Passavamo le nottate a parlare di come sarebbe stato, cosa avrebbe mangiato in casa, al ristorante, tra amici, il giorno del suo matrimonio; la strada era tutta in salita e le difficoltà sarebbero state enormi.
Prima di intrapendere questo cammino Carmela decise di fare la "settimana del glutine": doveva abbandonare in gran stile tutti gli alimenti che non avrebbe MAI più mangiato.
Era proprio la parola MAI che più spaventava.
In quell'ultima settimana sulla nostra tavola i piatti straripavano di pasta, seguita subito da abbondanti scarpette di pane. Non mancarono panini, pizze, dolci, cene fuori, e l'addio ai fast food che lei tanto amava.
Carmela non si fece mancare nulla in quella settimana, tranne il sorriso: nessuna di noi ancora lo sapeva "cucinare".
Arrivò così il fatidico giorno, non si sarebbe mai più tornati indietro.
La spesa senza glutine era stata fatta e la sua dispensa era piena di pasta di mais, di riso, di farine "diverse" per panare e impastellare, di merendine di marche sconosciute, di pane dal colore pallido; tutto era diverso e lo sarebbe stato per sempre.
Come avremmo dovuto comportarci con lei?
Dovevamo diventare celiache con lei per non farla sentire a disagio? Eravamo confuse, impaurite e perplesse, ma fingevamo di essere serene.
Iniziò la dieta senza glutine e io e Concetta evitavamo i farinacei e, dato che Carmela non stava apprezzando i suoi nuovi alimenti, spesso mangiavamo del riso per non "arrecarle offesa".
Ogni tanto io e Concetta facevamo delle "fughe" verso la pizzeria sotto casa per mangiare un pezzetto di pizza o un supplì, ma puntualemente Carmela, da perfetta investigatrice, ci scopriva.
Decidemmo allora che l'atteggiamento giusto sarebbe stato quello della normalità: riprendemmo a mangiare la pasta e il pane in sua presenza senza nasconderci e vergognarci; evitando magari di concederci clamorosi panzerotti ripieni.
Ci siamo accorte che più cercavamo di essere come lei per non farle pesare la sua "diversità", più lei si sentiva diversa e quindi cambiammo registro: stesso condimento ma pasta diversa!
Il momento del pranzo era difficile da gestire, bisognava stare concentrate perchè si aveva un'unica padella per il condimento e due pentole diverse per la cottura della pasta, così per le palette di legno: se mescolavi la pasta di grano con la tua paletta dovevi ricordarti di non mescolare con la stessa il sugo, pena la contaminazione. Quanti condimenti buttati e rifatti! Così se mescolavi la pasta di grano dovevi ricordarti di non mescolare con la stessa paletta la pasta senza glutine. Quanta pasta abbiamo buttato! Fin quando diventammo bravissime: attente sì, ma con naturalezza; ogni giorno i nostri gesti che all'inizio erano forzati e dettati da concentrazione divennero sempre più spontanei.
Quando eravamo a tavola, alcune volte, Carmela disprezzava il proprio cibo: io e Concetta sentivamo come un brivido di disagio dietro la schiena che ci portava all'irrigidimento, ma con il tempo il disagio si trasformò in battute di spirito e iniziammo a ridere, fino a prendere persino in giro il suo pane "pallido".
Carmela è celiaca da sei anni e non viviamo più insieme; ci sentiamo poco e non so come sta vivendo tutt'oggi la sua celiachia, spero abbia trovato la sua strada e lungo questa spero abbia trovato anche persone che abbiano trattato la sua intolleranza con naturalezza, perchè è prorpio questo l'attegiamento migliore per superare questa avversità.
Mangiare senza glutine si può, e si può anche mangiare bene perchè ci sono degli ingredienti che permettono di cucinare bene e di sperimentare nuovi sapori.
Ho appena iniziato una nuova collaborazione con l'azienda Mulino Marello, un'azienda che tratta farine senza glutine, molto attenta all'argomento celiachia. Ho provato la loro farina di mais per pastella per creare queste frittelle e mi sono trovata divinamente, una pastella morbida, croccante e saporitissima. Non ho trovato alcun intoppo nell'utilizzo di questo prodotto, quindi mangiare bene e senza glutine si può...
Guardiamo adesso come si fanno queste frittelle di mais...
Perchè ho deciso di dedicare alla celiachia alcune ricette? Perchè prima di avere una famiglia vivevo con le mie coinquiline Concetta e Carmela e un giorno, come un fulmine a ciel sereno, Carmela scoprì di essere celiaca.
"E che cos'è questa celiachia?"
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, grano khorasan (di solito commercializzato come Kamut), orzo, segale, spelta e triticale.
"Carmela celiaca? Lei, grande divoratrice di pane, pasta e pizza? E come farà a vivere?"
Quante domande, quanti dubbi, quante perplessità.
Passavamo le nottate a parlare di come sarebbe stato, cosa avrebbe mangiato in casa, al ristorante, tra amici, il giorno del suo matrimonio; la strada era tutta in salita e le difficoltà sarebbero state enormi.
Prima di intrapendere questo cammino Carmela decise di fare la "settimana del glutine": doveva abbandonare in gran stile tutti gli alimenti che non avrebbe MAI più mangiato.
Era proprio la parola MAI che più spaventava.
In quell'ultima settimana sulla nostra tavola i piatti straripavano di pasta, seguita subito da abbondanti scarpette di pane. Non mancarono panini, pizze, dolci, cene fuori, e l'addio ai fast food che lei tanto amava.
Carmela non si fece mancare nulla in quella settimana, tranne il sorriso: nessuna di noi ancora lo sapeva "cucinare".
Arrivò così il fatidico giorno, non si sarebbe mai più tornati indietro.
La spesa senza glutine era stata fatta e la sua dispensa era piena di pasta di mais, di riso, di farine "diverse" per panare e impastellare, di merendine di marche sconosciute, di pane dal colore pallido; tutto era diverso e lo sarebbe stato per sempre.
Come avremmo dovuto comportarci con lei?
Dovevamo diventare celiache con lei per non farla sentire a disagio? Eravamo confuse, impaurite e perplesse, ma fingevamo di essere serene.
Iniziò la dieta senza glutine e io e Concetta evitavamo i farinacei e, dato che Carmela non stava apprezzando i suoi nuovi alimenti, spesso mangiavamo del riso per non "arrecarle offesa".
Ogni tanto io e Concetta facevamo delle "fughe" verso la pizzeria sotto casa per mangiare un pezzetto di pizza o un supplì, ma puntualemente Carmela, da perfetta investigatrice, ci scopriva.
Decidemmo allora che l'atteggiamento giusto sarebbe stato quello della normalità: riprendemmo a mangiare la pasta e il pane in sua presenza senza nasconderci e vergognarci; evitando magari di concederci clamorosi panzerotti ripieni.
Ci siamo accorte che più cercavamo di essere come lei per non farle pesare la sua "diversità", più lei si sentiva diversa e quindi cambiammo registro: stesso condimento ma pasta diversa!
Il momento del pranzo era difficile da gestire, bisognava stare concentrate perchè si aveva un'unica padella per il condimento e due pentole diverse per la cottura della pasta, così per le palette di legno: se mescolavi la pasta di grano con la tua paletta dovevi ricordarti di non mescolare con la stessa il sugo, pena la contaminazione. Quanti condimenti buttati e rifatti! Così se mescolavi la pasta di grano dovevi ricordarti di non mescolare con la stessa paletta la pasta senza glutine. Quanta pasta abbiamo buttato! Fin quando diventammo bravissime: attente sì, ma con naturalezza; ogni giorno i nostri gesti che all'inizio erano forzati e dettati da concentrazione divennero sempre più spontanei.
Quando eravamo a tavola, alcune volte, Carmela disprezzava il proprio cibo: io e Concetta sentivamo come un brivido di disagio dietro la schiena che ci portava all'irrigidimento, ma con il tempo il disagio si trasformò in battute di spirito e iniziammo a ridere, fino a prendere persino in giro il suo pane "pallido".
Carmela è celiaca da sei anni e non viviamo più insieme; ci sentiamo poco e non so come sta vivendo tutt'oggi la sua celiachia, spero abbia trovato la sua strada e lungo questa spero abbia trovato anche persone che abbiano trattato la sua intolleranza con naturalezza, perchè è prorpio questo l'attegiamento migliore per superare questa avversità.
Mangiare senza glutine si può, e si può anche mangiare bene perchè ci sono degli ingredienti che permettono di cucinare bene e di sperimentare nuovi sapori.
Ho appena iniziato una nuova collaborazione con l'azienda Mulino Marello, un'azienda che tratta farine senza glutine, molto attenta all'argomento celiachia. Ho provato la loro farina di mais per pastella per creare queste frittelle e mi sono trovata divinamente, una pastella morbida, croccante e saporitissima. Non ho trovato alcun intoppo nell'utilizzo di questo prodotto, quindi mangiare bene e senza glutine si può...
Guardiamo adesso come si fanno queste frittelle di mais...
domenica 1 dicembre 2013
Cioccolatini con corn flakes
Quante volte dopo cena si desidera un dolcetto e la dispensa è vuota? Con questi semplicissimi cioccolatini potete salvare la vostra voglia di dolce.
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